Parola al preparatore. GESTO MOTORIO: ALLENIAMO IL NUCLEO DELLA FORZA. CORE, CATENE CINETICHE E FUNZIONALITÀ

Scoppia la stagione calcistica, preparazione atletica nel pieno dello sviluppo, ma oltre alla “benzina” del nostro corpo, come curiamo leve e “differenziale”?. Ho sempre paragonato il corpo di un atleta, ad una macchina e scopro sempre più evidenze uguali. In questo post, riguardante i gesti motori, voglio riprendere una caratteristica particolare, che mi riporta all allenamento della core, sfruttando le catene cinetiche e l’importanza della funzionalità di questi esercizi.
Sappiamo perfettamente, che la muscolatura del Core si identifica nelle 29 paia di muscoli che supportano il (LPH) Lumbo Pelvic Hip, con il target neuromuscolare di stabilizzare e orientare la colonna vertebrale, la pelvi e la catena cinetica durante i movimenti funzionali. I muscoli del CORE, tuttavia, formano due corsetti: quello più interno (inner unit) collegato all colonna vertebrale, uno più esterno, più superficiale (outer unit) che invece non si collega. I raggiungimento di una postura corretta dipende dalla capacità di distinguere tra questi due tipi molto diverso di sostegno muscolare del nucleo centrale del corpo. Siamo a conoscenza anche del fatto, che dal Core transitano 4 catene cinetiche:
– catena obliqua posteriore si incrocia posteriormente dal gluteo attraverso la fascia toraco-lombare
– catena obliqua anteriore si incrocia anteriormente, dall’obliquo esterno, attraverso la fascia addominale anteriore,  fino all’obliquo e ai muscoli adduttori
– catena longitudinale del gruppo dei muscoli peronieri nella parte laterale della gamba, verso l’alto, al bicipite femorale, ai legamenti sacro-iliaci.
– catena laterale raccoglie gli stabilizzatori primari dell’articolazione dell’anca
Qui tengo a precisare come sia importante partire nel nostro ruolo, consapevoli dei lavori da andare a fare, lavorare su propriocezione, cinestesia, controllo neuromuscolare, preattivaizone e forza funzionale, rappresentano l’interfaccia primaria del processo chiamato semplicemente movimento. Ricordiamo i che ogni movimento è Core-dipendente e quindi ha un’alta correlazione con il corretto funzionamento del nucleo stabilizzatore centrale e delle piattaforme di stabilità periferiche ( complesso coxo- femorale e complesso scapolo-omerale. Infine mi occorre sottolineare, che, qualsiasi Esercitaizione proponiamo, qualsiasi sia il suo carico, dobbiamo sempre equilibrare i volumi che costituiscono il sistema “corpo” in opposizione alla gravità , consentire il rapporto relazionale con forme esterne ( oggetti e persone) e ampliamo sempre la zona di comfort.

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