Nella partita di Europa League tra Porto e Villareal valida per la semifinale di andata, abbiamo assistito ad uno spettacolo tecnico tattico , da parte di entrambe le squadre, che raramente si vede su campi da calcio, a prescindere dal risultato.
La gara è terminata 5-1 per il Porto, dopo essere oltretutto passati in svantaggio. L’aspetto che più risalta agli occhi è che ci sono state moltissime azioni sulle fasce , specie da parte del Porto, che hanno messo in evidenza vari aspetti tecnico-tattici : 1c1, sovrapposizioni, tagli, raddoppi, ma quello che più ha delineato l’andamento della partita è stato sicuramente la grande mole di cross effettuati. Basti pensare che tre dei sei gol sono avvenuti su cross laterale su azione dinamica e , considerando anche i cross da fermo sul calcio piazzato sono ben cinque i gol avvenuto da cross ( in figure solo quelli su cross dinamico).
Il porto ha dimostrato di sapere sfruttare questo aspetto in maniera perfetta: cross dal punto di vista tecnico perfetti, dal punto di vista tattico hanno mostrato un’organizzazione intergiocatori difficilmente da collaudare, tempi di inserimento precisi , tempi di esecuzione al millesimo di secondo.
La capacità di sfruttare le situazioni che si presentano sulle fasce laterali è una dote fondamentale per una squadra che si spinge in fase offensiva.
Avere giocatori laterali dotati di buon dribbling, ottima velocità, con particolari doti tecniche di calcio , anche con entrambi i piedi, fa la differenza tra una squadra che attacca sulle fasce ed una crea pericoli partendo dalle fasce.
Il cross oltre ad uno sviluppo di un gesto tecnico, è anche la sinergia di giocatori e reparti. I compagni che attendono il cross devono scegliere il movimento giusto di smarcamento e il momento giusto per effettuarlo, in collaborazione con colui che crossa.
Se chi crossa deve avere delle particolari doti anche chi riceve deve averne qualcuna: scelta di tempo, qualità acrobatiche, colpo di testa , tiro al volo, coraggio.
La sinergia tra chi crossa e chi riceve deve essere data innanzitutto dalla conoscenza tra i due ma anche da una buona comunicazione visiva: chi crossa deve guardare la disposizione dei compagni prima di effettuare il cross e il suo guardare corrisponderà al segnale per i giocatori in area di iniziare i propri movimenti.
Una classificazione didattica dei cross può essere:
- Cross da fondo campo
- Cross da posizione arretrata
- Cross alle spalle della diesa
Sul cross da fondo campo i riceventi si trovano in una situazione di vantaggio rispetto ai difensori. Essi hanno la possibilità di vedere da dove proviene la palla , gli avversari e la porta. I difensori invece sono in difficoltà perché devono avere il controllo simultaneo di tutti i fattori in questione, senza considerare che la porta è posta alle loro spalle.
Il cross da posizione arretrata è sicuramente il cross meno impegnativo per la difesa essendo gli attaccanti distanti dalla porta e avendo maggiori difficoltà di smarcamento.
Questo cross se effettuato sul secondo palo può essere vantaggioso in modo da prendere alle spalle la difesa e di sorpresa.
Il cross alle spalle della difesa può essere molto redditizio contro difese schierate a zona: chi crossa deve essere abile a effettuare un cross teso alle spalle dei difensori che sono costretti a correre verso la propria porta , cosa con molte difficoltà.